Cappellacci

Il cappellaccio di zucca viene menzionato per la prima volta nel 1584 nel libro “Dello Scalco” di Giovan Battista Rossetti, cuoco alla corte del duca Alfonso II d’Este a Ferrara.

Il termine dialettale “caplaz” deriva dalla forma del prodotto, simile al cappello di paglia dei contadini. La tipologia di zucca utilizzata per il ripieno è la zucca Violina, una varietà coltivata nella provincia di Ferrara, nota per la sua consistenza soda e il sapore dolce. Oggi, il cappellaccio di zucca è un prodotto IGP e un simbolo della cucina tradizionale ferrarese. 

L’abbinamento con il ragù di carne è il più tradizionale e conferisce un ottimo contrasto tra la dolcezza della zucca e il sapido del sugo.

My Agile Privacy

This site uses technical and profiling cookies. 

You can accept, reject, or customize the cookies by clicking the desired buttons. 

By closing this notice, you will continue without accepting. 

In addition, this site installs Google Analytics version 4 (GA4) with anonymous data transmission via proxy. 

By giving your consent, the data will be sent anonymously, thus protecting your privacy.