Ristorante Tipico Ferrarese: nuovi aderenti e nuovi sviluppi
Il circuito del ristorante tipico ferrarese, a compimento del suo terzo anno d’età, si allarga di nuovi ristoranti: “Grande soddisfazione per l’ampliamento del circuito a quattro nuovi ristoranti – Panificio Cappelli, Trattoria da Noemi, Trattoria il Mandolino e Principessa Pio – raggiungendo un numero di
23 Ristoranti aderenti : l’idea del circuito nasce per creare uno strumento a disposizione del turista
che incuriosito dalle produzioni tipiche locali cerca ristoranti in cui scoprire la tradizione ferrarese. In questi tre anni l’adesione al circuito é cresciuta gradualmente coinvolgendo quei ristoratori che nella propria filosofia aziendale hanno voluto “sposare” il valore della tradizione locale o l’utilizzo di materie prime del territorio ferrarese”.
Per appartenere al circuito del Ristorante Tipico Ferrarese le caratteristiche richieste sono le seguenti:
- Esercitare la propria attività nel Comune di Ferrara
- Avere per tutto l’anno a menù una proposta legata alla tradizione culinaria ferrarese, anche
variabile stagionalmente, dall’antipasto al dolce. - Avere nella carta dei vini almeno un’etichetta prodotta nella Provincia di Ferrara
COSA RENDE RICONOSCIBILI GLI ESERCIZI ISCRITTI
Una vetrofania riportante il marchio “Ristorante tipico Ferrarese” identifica visivamente i ristoranti aderenti. Il marchio rilasciato dall’Ass. Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara attesta il rispetto dei requisiti e dei parametri stabiliti, inoltre tutti gli esercizi aderenti al circuito sono riportati sul sito: https://www.ristorantetipicoferrarese.it/
Il Circuito del Ristorante Tipico Ferrarese nasce nel 2021 da un’idea lanciata dalla Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara per valorizzare un’economia locale e territoriale e condivisa dalla presente amministrazione comunale . Il progetto ha una duplice funzione: da un lato la valorizzazione dei ristoranti aderenti dall’altro agevolare il turista in cerca di assaporare l’enogastronomia locale.
In quest’ottica la Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara ha proposto all’amministrazione un nuovo sviluppo del progetto, al fine di arricchire ulteriormente l’offerta per il turista e contemporaneamente implementare le competenze di chi lavora quotidianamente sul territorio.
da un confronto con il gruppo di guide turistiche di riferimento della Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara è emerso che uno dei percorsi turistici più richiesti in città é quello dedicato alla “Ferrara Ebraica” a cui spesso viene richiesto di abbinare una proposta culinaria di tradizione ebraica, da qui nasce l’idea di creare un approfondimento e formazione in merito alla tradizione culinaria ebraica locale, non tanto per avere una proposta kosher a menù, quanto per preservare una cultura dalle radici profonde nella nostra città.
La formazione si articolerà in due moduli, uno teorico e uno pratico. sarà rivolta ai ristoratori aderenti al circuito a cura del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.
La prima parte consisterà con una lezione dedicata al rapporto tra l’ebraismo e il cibo; la differenza dei sapori a seconda delle tradizioni e le peculiarità delle festività più importanti. Verrà inoltre illustrata, con una visita al percorso museale, la storia millenaria degli ebrei italiani e le tappe principali della presenza della comunità ebraica a Ferrara.
Nella seconda parte invece i partecipanti metteranno le mani in pasta grazie a un workshop. Protagonista sarà Silvia Nacamulli, Chef italiana esperta di cucina kosher residente a Londra, che ha firmato il volume “Jewish Flavours of Italy. A family cookbook”. Nacamulli proporrà un viaggio alla scoperta delle ricette ebraiche italiane con particolare attenzione alla tradizione culinaria della comunità ferrarese.