Comune di Cento

Cento, conosciuta nei dialetti locali come Zèint e Zänt, è un comune emiliano di 35.421 abitanti, parte della provincia di Ferrara. La sua posizione geografica la rende un crocevia culturale e storico, situata a breve distanza dalle città di Bologna, Ferrara e Modena.

L’agglomerato Urbano formato con Pieve di Cento detto” il Centopievese” conta oltre 43.000 abitanti. La città è soprannominata “La piccola Bologna” per l’architettura dei suoi portici e il centro storico, che ricordano il capoluogo regionale, oltre che per l’offerta gastronomica fortemente influenzata dalla vicinanza con Bologna.

Il territorio pianeggiante di Cento è caratterizzato da una vivace attività agricola e dalla presenza di corsi d’acqua e maceri, testimoni della storica coltivazione della canapa. L’origine del nome “Cento” è oggetto di dibattito: potrebbe derivare dal termine romano “Centum”, riferito alle centurie agrimensorie, o da “Cento iugeri”, la porzione di terra assegnata ai coloni. Altre teorie suggeriscono origini longobarde o celtiche.

La comunità di Cento fu riconosciuta ufficialmente nel 1185 dal vescovo di Bologna. Nel corso del Trecento, con la perdita di potere del vescovo, si sviluppò la partecipanza agraria. Nel 1376, Cento fu separata da Pieve di Cento e divenne una “città autonoma”. Dal 1502 al 1598, fece parte dei domini Estensi e fu amministrata da Bologna sotto lo Stato Pontificio dal 1598.

Nel XVII secolo, la rotta del fiume Reno separò definitivamente Cento dalla sua pieve originaria. Nel 1754, papa Benedetto XIV elevò Cento al rango di “Città”. Durante la Repubblica Cisalpina, fu capoluogo del Dipartimento dell’Alta Padusa. Dopo l’era napoleonica, nel 1815, lo Stato Pontificio fu restaurato e molte opere d’arte furono restituite a Cento.

Tra le opere d’arte spoliate e non restituite figurano lavori di Guercino e Cesare Gennari, alcuni dei quali si trovano oggi in musei europei. Il XIX secolo vide fermenti politici e la figura di Ugo Bassi, eroe del Risorgimento. Nel 1860, Cento fu annessa al Regno dei Savoia e nel 1928, un decreto reale modificò il confine con Pieve di Cento.

I terremoti del 2012 hanno colpito duramente Cento, causando danni significativi al patrimonio artistico e architettonico, con la chiesa di Buonacompra crollata e molte altre strutture danneggiate.

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