Ciambella Brazadela

Il termine Brazadela, deriva dal fatto che veniva infilata al braccio. I venditori ne portavano diverse al braccio, mentre i consumatori la infilavano nel braccio destro, mentre con il sinistro si versava il vino. E’ una ricetta molto antica alcuni dicono risalga al XIII secolo. In questo caso il prodotto è antecedente alla rinomata corte Estense, pare anzi che sia un prodotto di derivazione molto più popolare anche se in passato, questo dolce veniva fatto nelle occasioni speciali perché era sostanzioso ma non vi erano soldi per comprare dolciumi.

Nella tradizione ferrarese, la brazadela viene anche usata anche come base per preparare dolci al posto del pan di spagna, l’esempio più famoso è la Zuppa Inglese fatta con brazadela bagnata nell’alchermes.
La ciambella (Brazadèla) va servita a fettine, con buon vino rosso da dessert, affinché i commensali la intingano nel bicchiere, come una volta.

Un’interpretazione più moderna ma che ha preso molto piede a Ferrara è la brazadela a due colori, bianca e nera, ovvero una parte dell’impasto viene aggiunta di cacao e poi si compongono le due diverse sfoglie così ottenute intrecciandole o sovrapponendole tra loro ed ottenendo all’uscita una gustosissima ciambella, colorata e bella anche da vedere nel servire.

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