Comune di Masi Torello
Masi Torello, conosciuto anche come Màs Turèl, è un comune che vanta una storia ricca e complessa. Situato in una zona un tempo paludosa al margine dell’antico corso del Sandolo, le sue origini sono avvolte nel mistero, con le prime menzioni documentate risalenti al XIII secolo. Tuttavia, è probabile che la zona fosse abitata molto prima, forse già prima dell’era cristiana.
Le teorie sull’origine del nome Masi Torello sono due: la prima, proposta da Frizzi e Tallandini, suggerisce che “Masi” derivi da “Manso”, un’unità di misura agraria introdotta dal Vescovo Mansi, e “Torello” dalla famiglia Torelli, legata ai Salinguerra. La seconda teoria, di Pardi, associa “Masi” a “Mansus”, ovvero podere, e “Torello” a “Torellus”, che significherebbe “corda ritorta”, indicando un centro di artigiani cordai.
Masi S. Giacomo prende il nome dalle chiese dedicate a San Giacomo, costruite in memoria di Giacomo Torelli, figlio di Salinguerra II. Documenti del 1218 e 1238 confermano la presenza dei Torelli-Salinguerra nella zona.
Nel XIV secolo, Masi Torello era legato alla Pieve di Contrapò, mentre S. Giacomo a Voghiera. Il censimento del 1431 registrava 285 abitanti e vaste superfici seminative, segno della fertilità del territorio, che attirava l’interesse di nobili famiglie ferraresi, tra cui gli Ariosto.
Il primo registro battesimale di Masi Torello risale al 1576, con i cognomi Guerra e Rascazzi tra i più antichi non registrati. Dopo essere stato parte del “Comune di Trava” sotto la Repubblica Cisalpina, Masi Torello mantenne la sua autonomia municipale nel 1805, per poi diventare frazione di Portomaggiore nel 1817.
Dopo quasi un secolo, il 1° agosto 1959, Masi Torello fu elevato a capoluogo di Comune. Il progetto di legge n.3145, presentato dai deputati ferraresi Giorgio Tancredi e Natale Gorini, portò all’autonomia del comune, che tenne le sue prime elezioni amministrative il 6 e 7 novembre 1960, eleggendo Giorgio Franceschini come Sindaco.