Comune di Portomaggiore

comune di Portomaggiore

Portomaggiore, un comune nella provincia di Ferrara, Emilia-Romagna, ha una storia che affonda le radici nel XII secolo. Il nome deriva da un antico porto fluviale che favoriva i commerci nella regione. La città, oggetto di dispute territoriali tra Ravenna e Ferrara, fu definitivamente riconosciuta come parte di quest’ultima nel 1277.

Sotto il governo degli Estensi, Portomaggiore beneficiò di notevoli miglioramenti, in particolare nelle bonifiche. Tuttavia, nel 1395, la città fu teatro di una battaglia nota come il tradimento di Portomaggiore, che vide la sconfitta del marchese Azzo. Dopo questo evento, la città ricevette particolare attenzione dagli Estensi, che vi costruirono anche la Delizia del Verginese a Gambulaga.

Con la devoluzione del Ducato di Ferrara allo Stato Pontificio nel 1598, Portomaggiore entrò in un periodo di relativa tranquillità, interrotto solo dallo sfaldamento del Castello e dall’inaugurazione della Chiesa della Madonna dell’Olmo. Il XIX secolo vide la città diventare un fulcro di lotte sociali e scioperi, guadagnandosi l’appellativo di “capitale degli scioperi”.

Durante il fascismo e le due guerre mondiali, Portomaggiore subì gravi danni, ma fu ricostruita negli anni ’50 con un moderno piano regolatore. Negli anni del boom economico, la città vide la nascita di numerose attività artigianali e industriali, tra cui alcune di grande successo come: l’industria Fabbri (famosa soprattutto per l’amarena Fabbri) e la Jolly Colombani. Ambedue comunque nel tempo hanno cambiato sede e non hanno comunque lasciato stabilimenti produttivi sul territorio di Portomaggiore.

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